notiziario n. 34 del 25 settembre 2024

 NOTIZIARIO N. 34 – 25 SETTEMBRE 2024

INDICE

 1  L'ANGOLO DEL PRESIDENTE - IL SALUTO.

1.1 LA FRASE DELLA SETTIMANA.

 

1.2 L’ANGOLO DEL BUON UMORE.

 

1.3 LA RICETTA DELLA SETTIMANA.

 

  1. LA NOSTRA SEZIONE.

 

2.1 VISITA A MILANO AI SOTTERRANEI DEL CASTELLO SFORZESCO E ALLA MOSTRA DI PALAZZO REALE DEL 18 OTTOBRE 2024

 

2.2 CONCERTO AL TEATRO BALLARINI DI BARLASSINA DEL  30 NOVEMBRE 2024

 

2.3 SOLLECITO AGGIORNATMENTO TESSERA SOCI 2024 ED EVENTUALI MOROSITA’

 

2.4 RIPRESA INCONTRI DEL POMERIGGIO IN SEZIONE DA OTTOBRE

 

2.5 INIZIATIVA SUPERMERCATI MD

 

  1. UNO SGUARDO AL REGIONALE.

 3.1 GIORNATA REGIONALE PER LA PREVENZIONE DELLA CECITA’ E LA RIABILITAZIONE VISIVA

 

 3.2 CONVOCAZIONE IN SEDUTA ORDINARIA DEL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO UICI LUNEDI’ 30 SETTEMBRE 2024 ORE 15

  1. ULTIME CIRCOLARI DALLA SEDE CENTRALE.
  2. UNO SGUARDO AL NAZIONALE.

5.1 COMUNICATO N. 70 LISTE DI ATTESA.

 

  1. FUORI PROVINCIA.

6.1 CONCERTO AL BUIO UICI BRESCIA 4 OTTOBRE 2024

 

6.2 SPETTACOLO “L’ARTE DEL NON VEDERE” UICI MONZA 5 OTTOBRE 2024

 

6.3 NASCE UN PARCO GIOCHI TECNOLOGICO E INCLUSIVO

 

6.4 “BUIO IN PISTA” A MONCALIERI, EVENTO PROMOSSO DA I.RI.FO.R TORINO

 

  1. LIBRI DEL MESE.

7.1 COMUNICATO N. 67 - PROPONI UN NUOVO LIBRO DA REGISTRARE. IMPLEMENTATO UN NUOVO FORM SUL SITO WWW.LIBROPARLATOONLINE.IT

 

7.2 AGGIORNAMENTO CATALOGO LIBRO PARLATO LUGLIO/AGOSTO 2024

  1. INIZIATIVE PER I GIOVANI.

8.1 COMUNICATO N. 64 ESONERO DALLE TASSE UNIVERSITARIE PER GLI STUDENTI CON DISABILITÀ

 

 

  RASSEGNA STAMPA

 

9.1  ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DEL 21.9.24 – AUTOLAGHI, UN VIAGGIO CHE DURA DA CENT’ANNO (SEMPRE A PEDAGGIO)

 

9.2 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DEL 22.9.24 – MUTILATI E INVALIDI DEL LAVORO: ECCO IL NUOVO MONUMENTO

 

9.3 ARTICOLO TRATTO DA SUPERANDO DEL 22 SETTEMBRE 2024 – CONTRO L’OVERTOURISMLA, LEZIONE DI CHIARA

 

9.4 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DEL 22.9.24 – LE CASTAGNE POESIE D’AUTUNNO

 

9.5 ARTICOLO TRATTO DA SUPERANDO DEL 19 SETTEMBRE 2024 – IL MUSEO EGIZIO SI FA ACCESSIBILE

 

 

 

FINE INDICE

 

1 *** ANGOLO DEL PRESIDENTE - IL SALUTO.

Carissimi e carissime,

 

l’Irifor sezionale organizza una visita ai sotterranei del Castello Sforzesco e alla mostra di Palazzo Reale il 18.10.2024 a Milano, come da notizia 2.1 del presente notiziario.

Avviso importante – Informiamo che la sede sezionale  resterà chiusa il giorno 1 ottobre per rendere possibile la visita ispettiva da parte del Consiglio Regionale Lombardo UICI

Data la situazione venutasi a creare, per carenza di personale e per questioni organizzative chiediamo ai soci che hanno necessità di recarsi in sezione di voler prima prendere appuntamento telefonando in segreteria.

Vi riporto di seguito un Estratto dal notiziario settimanale della sezione U.I.C.I. di Milano.

“Con piacere ricordiamo la rinnovata disponibilità dell’azienda Cambratech tornata a gestire il piccolo spazio, sempre il martedì (dalle 10:00 alle 12:30 e dalle 13:30 alle 17:00), solo previo accordo telefonico chiamando entro il venerdì precedente il numero 0321518018, dove gli interessati potranno acquistare o visionare alcuni prodotti tiflotecnici. Per accedere al Mini-Tiflo si dovrà passare dal cancelletto di via Mozart 16/B ed entrare dalla porta che si trova subito a sinistra al termine della piccola rampa predisposta per coloro che hanno difficoltà a salire i gradini”

 

Ricordo che chi avesse esigenze di confrontare il prezzo delle bollette di luce e gas è pregato di prendere contatto con la sezione che provvederà ad inoltrare la richiesta ad un nuovo tecnico specializzato nel campo energetico.

 

Buona settimana a tutti. Claudio

 

1.1*** FRASE DELLA SETTIMANA.

Vivi per te stesso, vivrai invano. Vivi per gli altri, vivrai di nuovo. (Bob Marley).

 

1.2*** ANGOLO DEL BUON UMORE.

Qual è la differenza tra una moto e una macchina?
La macchina può essere messa in moto, la moto non può essere messa in macchina!

 

1.3 LA RICETTA DELLA SETTIMANA  TORTA AL TESTO

Ingredienti: 500 grammi Farina di grano tenero tipo 00 -500 ml Acqua frizzante -400 grammi Cicoria - Olio extra vergine di oliva Sale

Preparazione 

Disporre la farina a fontana su un piano e aggiungere sale, olio e acqua.

Impastare per alcuni minuti fino a ottenere un composto liscio e omogeneo.

Lasciar riposare per alcuni minuti l’impasto coperto con un panno da cucina.

Stendere con un mattarello di legno, fino a ottenere una forma circolare alta circa 2 cm.

Disporre la torta su un testo ben caldo o su una padella antiaderente e forarla su un lato con i rebbi di una forchetta.

Farla cuocere fino a ottenere una doratura e una croccantezza uniformi

Nel frattempo lavare e asciugare bene la cicoria.

Soffriggere lo spicchio d’aglio nell’olio extravergine di oliva.

Aggiungere la cicoria e cuocere fino a che non risulterà ben appassita.

Tagliare accuratamente la torta lungo il suo diametro utilizzando un coltello a dentatura stretta.

Farcirla in maniera uniforme con la cicoria e richiudere.

Tagliare a spicchi e servire.

Una curiosità: perché si chiamata torta al testo?

Il nome torta al testo deriva dal tradizionale disco in ghisa (chiamato appunto testo), sul quale viene cotto l’impasto, il cui nome discende dal termine latino “testum”. Questo speciale utensile è perfetto per cuocere focacce, in quanto trasmette il calore in maniera uniforme (evitando che alcune parti si brucino) e lo mantiene a lungo.

Il testo, utilizzato già nell’antica Roma, non era altro che una tegola in terracotta sulla quale venivano preparate le focacce. Questa tecnica di cottura era utilizzata soprattutto dai soldati, soliti cuocere il proprio cibo velocemente e con mezzi di fortuna.

La torta al testo, una delle tante ricette regionali a base di pane non lievitato, in passato veniva preparata come sostituto del pane vero e proprio, in occasione di vendemmie e mietiture, in quanto ideale per sfamare molte bocche dopo un’intensa giornata di lavoro.

Oggi questa specialità può essere acquistata in molte panetterie, ripiena di affettati, formaggi e verdure, ma quella fatta in casa è tutta un’altra cosa…

 

 

 

2.*** LA NOSTRA SEZIONE

 

2.1 VISITA A MILANO AI SOTTERRANEI DEL CASTELLO SFORZESCO E ALLA MOSTRA DI PALAZZO REALE DEL 18 OTTOBRE 2024

L'Irifor e la nostra Sezione organizzano una giornata a Milano in data venerdì 18 ottobre con il seguente programma: alle ore 11 il Castello Sforzesco per lo straordinario percorso "Strada Coperta della Ghirlanda", ovvero i sotterranei del Castello, con guida e microfonaggio obbligatori.
La guida sarà ancora la bravissima signora Laura Ferrara, esattamente quella che ha guidato il gruppo che l'anno scorso ha camminato sul "Percorso delle Merlate"; la visita durerà circa 90 minuti.
La giornata, per coloro che desiderano rimanere a Milano, proseguirà con il pranzo, a proprie spese, presso il self service di Piazza Santo Stefano 5 e con la successiva visita (ore 14,30 circa) presso il Palazzo Reale della mostra "Munch, Il Grido Interiore", del grande pittore norvegese Edvard, Munch, famosissimo per il quadro che, appunto, dà il titolo alla mostra.
Le prenotazioni obbligatorie devono pervenire presso la nostra sede di via Raschi entro e non oltre lunedì 7 ottobre; Milano si raggiungerà con il treno delle Nord che parte da Como Lago alle ore 9:16.
Agli iscritti verrà chiesta una quota di partecipazione di € 10; tutte le altre spese verranno sostenute dall'Irifor di Como.
Iscrivetevi, non perdete questa grande e strepitosa occasione culturale.

 

 

2.2 CONCERTO AL TEATRO BELLONI DI BARLASSINA DEL  30 NOVEMBRE 2024

Per gli amanti dell'opera e della musica classica, proponiamo un interessante appuntamento presso il teatro Belloni di Barlassina per sabato 30 novembre alle ore 16; presenti Alessandro Moccia (tenore) Riccardo Maria Ricci (maestro e pianista) Andrea Scarduelli (narratore) e Giovanni Belloni (regista). Ecco il programma:

GIUSEPPE VERDI
Otello (1887)
‘Niun mi tema, s'anco armato mi vede’
RUGGERO LEONCAVALLO
Pagliacci (1892)
‘Recitar! Mentre preso dal delirio … Vesti la giubba’
Intermezzo
La bohème (1897)
‘Musette, gioia della mia dimora … Testa adorata’
GIACOMO PUCCINI
Manon Lescaut (1893)
Intermezzo
UMBERTO GIORDANO
Andrea Chénier (1896)
‘Colpito qui m’avete … Un dì, all’azzurro spazio’
Fedora (1898)
‘Amor ti vieta di non amar ...’
GIACOMO PUCCINI
Tosca (1900)
‘E lucevan le stelle ... ed olezzava la terra’
RICCARDO ZANDONAI
Giulietta e Romeo (1922)
‘Giulietta! Son io! Io, non mi vedi?’

Prezzo d’ingresso €. 20 a persona.

Gli interessati possono prenotarsi fin da subito telefonando presso il nostro ufficio; i posti disponibili sono 20, pertanto si seguirà l’ordine di prenotazione.

Qualche cenno sul teatro:
l'idea di Marco Belloni è stata quella di riprodurre, in misura ridotta, un teatro lirico classico
settecentesco con colonne, decorazioni, stucchi. Una meraviglia da ammirare ad ogni passo, dalla platea agli 8 palchetti posizionati di fronte al palco, ciascuno con 4 sedie, tutte diverse tra loro, alla cupola del soffitto che propone un cielo con 1.600 stelle in fibra ottica regalando un effetto
straordinario. Da quando è stato aperto ufficialmente, nell'aprile del 2010, il Teatro Antonio Belloni di Barlassina (intitolato al padre di Marco), accanto alla programmazione stagionale di spettacoli dedicati in particolare alla lirica e al pianoforte, è diventato una vera e propria officina di talenti, accogliendo moltissimi giovani che si cimentano nella danza, nella recitazione, nel canto e nella musica, con un ricco calendario di appuntamenti per le prove, che rendono questo luogo non solo bellissimo da vedere ma, soprattutto, da vivere.

 

2.3 SOLLECITO AGGIORNAMENTO TESSERA SOCI 2024 ED EVENTUALI MOROSITA’ Non rimandare ancora! Invitiamo tutti i Soci che fino ad oggi hanno indugiato, a rinnovare il tesseramento 2024; siamo ormai a settembre inoltrato, e ancora in molti sono in ritardo nell’adempimento di questo “dovere associativo”. Rammentiamo che con l’attivazione della delega INPS, non si renderebbe più necessario alcun sollecito o l’impegno di recarsi in sezione se in difficoltà in quanto l’aggiornamento tessera avverrebbe in automatico con un piccolo prelievo mensile direttamente alla fonte INPS per lo stesso importo annuale di 49,58 €.  Ricordiamo che nel 2025 verrà celebrato il Congresso, al quale parteciperanno i Delegati di tutte le Sezioni calcolati sul numero dei soci in regola con il tesseramento al 31/12/2024.

Ricordiamo inoltre  che sono ancora in giacenza alcune nuove  tessere di iscrizione all’UICI; preghiamo chi non l’avesse ancora ritirata di passare presso il nostro ufficio.

 

 

2.4 RIPRESA INCONTRI DEL POMERIGGIO IN SEZIONE DA OTTOBRE.

 

Il gruppo coordinato dalla Vice presidente U.I.C.I. Como, Sig.ra Maria Pia Roscio, sta organizzando dal mese di ottobre i consueti incontri del venerdì pomeriggio in sezione con servizio di accompagnamento. Chi fosse interessato a partecipare contatti la segreteria sezionale per comunicare la propria adesione.

 

2.5 SOSTIENICI FACENDO LA SPESA AI SUPERMERCATI MD

 

Con la tua spesa puoi aiutare l’UICI di Como. Insieme possiamo fare arrivare un segnale di fiducia a milioni di persone. Perché donare è alimentare speranza. Con almeno 30 € di spesa, scarica dall’App store e apri l'app MD, nella sezione Goodify, scansiona il QRcode benefico che trovi alla fine dello scontrino della tua spesa, seleziona UICI di Como alla quale destinare la donazione.

 Per ogni scontrino scansionato MD donerà 1 € alla tua associazione del cuore. Grazie per la scelta e la fiducia, partecipa e diffondi!

 

  1. *** UNO SGUARDO AL REGIONALE.

3.1 GIORNATA REGIONALE PER LA PREVENZIONE DELLA CECITA’ E LA RIABILITAZIONE VISIVA

 

Il Consiglio Regionale Lombardo UICI organizza, anche quest’anno,  la “Giornata Regionale per la Prevenzione della Cecità e la Riabilitazione Visiva”, che si terrà tradizionalmente nel mese di dicembre. Si tratta di un momento speciale per sensibilizzare e informare sui temi della disabilità visiva e delle sfide quotidiane che affrontano le persone con difficoltà visive.

Come di consueto, sarà abbinata una campagna di raccolta fondi con le nostre deliziose tavolette di cioccolato personalizzato UICI, perfette per un dolce pensiero natalizio o per coccolarsi con gusto.

Ogni confezione contiene 4 tavolette da 100g della LINEA VANINI BAGUA di Icam, nei seguenti gusti:

- Fondente 70%

- Fondente 74% con granella di cacao

- Fondente 62% gusto amaretto

- Fondente 62% gusto pera e cannella

A causa dell’aumento del costo del cacao, il contributo per ogni confezione quest'anno è di 12 euro. Se desideri sostenere le nostre attività, puoi già da ora prenotare il numero di confezioni che desideri presso la nostra sezione.

Il tuo supporto è fondamentale per realizzare iniziative sezionali di prevenzione e riabilitazione visiva che fanno davvero la differenza. Grazie di cuore per la tua sensibilità!

 

3.2 CONVOCAZIONE IN SEDUTA ORDINARIA DEL CONSIGLIO REGIONALE LOMBARDO UICI LUNEDI’ 30 SETTEMBRE 2024 ORE 15

 

Caro Collega,

ti comunico che il Consiglio Regionale Lombardo UICI è convocato in sessione ordinaria per le ore 15,00 del giorno 30 settembre 2024, per trattare e discutere gli argomenti di cui al seguente ordine del giorno:

1) approvazione del verbale della seduta precedente;

2) ratifica delle delibere adottate dalla Direzione Regionale;

3) ratifica delle delibere adottate dal Presidente;

4) comunicazioni della Presidenza Regionale e dei componenti il Consiglio Nazionale;

5) organizzazione Assemblea Regionale dei Quadri Dirigenti;

6) delibere di carattere amministrativo;

7) delibere di carattere organizzativo;

8) varie.

 

Con riferimento alla riunione consiliare di cui trattasi, si precisa che:

a) verranno trasmessi separatamente a tutti i Consiglieri i documenti utili alla discussione dei punti all’ordine del giorno;

b) i Presidenti Provinciali che fossero impossibilitati ad intervenire alla riunione possono delegare alla partecipazione i rispettivi Vicepresidenti;

c) è necessario che i Consiglieri impossibilitati ad intervenire alla riunione ne diano preventivamente comunicazione personalmente o tramite la Sezione di appartenenza. Diversamente, l’assenza verrà considerata ingiustificata;

d) il Consiglio Regionale ha facoltà di decidere lo svolgimento parziale o totale della seduta a porte chiuse, per motivi di opportunità, quando trattasi di questioni che riguardano persone o, comunque, per le quali si rende opportuna una trattazione in sede riservata.

 

 

 

La riunione verrà trasmessa in diretta streaming attraverso la pagina Facebook del Consiglio Regionale Lombardo UICI. La pagina è raggiungibile al seguente indirizzo:              
https://www.facebook.com/UICI.ConsiglioRegionaleLombardo

A tale proposito, si ricorda che, poiché le riunioni degli organi associativi sono aperte alla partecipazione dei Soci, ogni Sezione è tenuta a pubblicizzare gli ordini del giorno delle riunioni dei Consigli Nazionale, Regionale e Sezionale almeno tre giorni prima della data fissata.

Cordiali saluti. Il Presidente Giovanni Battista Flaccadori

 

 

4.*** ULTIME CIRCOLARI SEDE CENTRALE.

 

4.1  COMUNICATO N. 174 – Rubrica di SlashRadio “Chiedi al Presidente”

 

5.*** UNO SGUARDO AL NAZIONALE.

 

5.1 COMUNICATO N. 70 LISTE DI ATTESA.

 

Riceviamo e diffondiamo. OGGETTO: Liste di attesa.  Decreto “Liste di attesa”, in vigore da qualche giorno

 

Tra le principali novità:

 

- la Piattaforma nazionale delle liste di attesa

 

- visite ed esami anche nel weekend

 

- prenotazione tramite Cup di prestazioni erogate presso strutture pubbliche e private-convenzionate

 

- definizione del superamento dei tetti di spesa per l’assunzione di personale sanitario a partire dal 2025

 

Con la pubblicazione in Gazzetta ufficiale della legge di conversione, è entrato definitivamente in vigore il decreto liste d’attesa, con l’obiettivo di snellire le lunghe attese per esami e visite presso strutture pubbliche o private convenzionate.

 

Tra le principali novità, l’istituzione della Piattaforma nazionale delle liste di attesa, presso l’Agenas (Agenzia Nazionale per i Servizi sanitari regionali), che avrà il compito di garantire l’interoperabilità con le piattaforme per le liste di attesa di ciascuna Regione e Provincia autonoma. Inoltre, per rafforzare le attività di controllo del Sistema nazionale di Verifica e controllo sull’Assistenza Sanitaria (SIVEAS), la legge ha istituito l’Organismo di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria presso il ministero della Salute e alle sue dirette dipendenze. Il ministero della Salute, pertanto, in caso di ritardi e inadempienze delle singole Regioni, potrà intervenire, con poteri sostitutivi, per porre rimedio alle inefficienze. Visite ed esami anche nel weekend. Per garantire uno smaltimento più rapido delle liste di attesa, la legge prevede un potenziamento dell’offerta: sarà quindi possibile effettuare esami diagnostici e visite mediche e specialistiche anche il sabato e la domenica, prevedendo anche, laddove necessario, un prolungamento della consueta fascia oraria di apertura. Ancora, contattando il Cup, il Centro unico di prenotazione, il cittadino potrà accedere a tutte le prestazioni erogate, sia nelle strutture pubbliche, sia nel privato convenzionato. Viene inoltre definito il superamento dei tetti di spesa per l’assunzione di personale sanitario a partire dal 2025. Il comma 1 dell’articolo 5 della legge, infatti, recita: “sono incrementati annualmente a livello regionale, nell’ambito del livello di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato, del 10 percento dell’incremento del fondo sanitario regionale rispetto all’esercizio precedente e, su richiesta della Regione, di un ulteriore importo sino al 5 percento del predetto incremento, per un importo complessivo fino al 15 percento del medesimo incremento del Fondo sanitario regionale rispetto all’esercizio precedente”. Come verrà calcolato il fabbisogno di personale. Per far fronte alla carenza del personale del Servizio sanitario nazionale, attraverso il comma 2 dell’articolo 5 della legge di conversione del decreto liste d’attesa, a decorrere dall’anno 2025, è prevista “la definizione di una metodologia per la definizione del fabbisogno di personale degli enti del Ssn, ai fini della determinazione della spesa per il personale delle aziende e degli enti del Ssn delle Regioni, nell’ambito del livello del finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard cui concorre lo Stato e fermo restando il rispetto dell’equilibrio economico e finanziario del Servizio sanitario regionale”. La legge prevede la programmazione dell’assunzione di dirigenti sanitari da parte delle aziende ospedaliero-universitarie, mediante ricorso a contratti di lavoro a tempo determinato con personale medico o sanitario laureato, da assumere con le modalità previste per il corrispondente personale del Servizio sanitario nazionale.

 

  1. *** FUORI PROVINCIA

6.1 CONCERTO AL BUIO UICI BRESCIA 4 OTTOBRE 2024

L’UICI di Brescia organizza un concerto al buio aperto alla cittadinanza per venerdì 4 ottobre alle ore 20 nel salone Da Cemmo, presso il conservatorio Luca Marenzio in piazzetta Arturo Benedetti Michelangeli 1 a Brescia.

Il concerto, per pianoforte e chitarra, sarà tenuto dai musicisti Andrea Bettini e Peo Alfonsi e sarà ad ingresso gratuito.

Essendo la capacità della sala limitata, è obbligatoria la prenotazione al seguente link:

https://www.uicibrescia.it/iscrizioni/concerto-al-buio-4-ottobre-2024

La mail di conferma che si riceverà in risposta andrà mostrata all’ingresso.

Per motivi organizzativi i partecipanti dovranno essere in sala entro e non oltre le 19,50.

 

6.2 SPETTACOLO “L’ARTE DEL NON VEDERE” UICI MONZA 5 OTTOBRE 2024

Lo spettacolo si terrà sabato 5 ottobre 2024 alle ore 16 presso la Sala Picasso – Teatro Binario 7 Via Turati 8 Monza. Prenotazione obbligatoria: tel. 039. 2326644 mail: uicmon@uici.it

Ingresso a contributo libero.

La Compagnia “CircoSvista” nasce dalla volontà del gruppo del Laboratorio di Espressione, alla guida di Max Brembilla, attore e regista di Teatro da oltre 40 anni. La Compagnia teatrale, composta da 14 elementi (non vedenti, ipovedenti e vedenti) ha lavorato in piena libertà, imparando ad usare il corpo, la voce, trasformando immagini in azioni fisiche, liberando emozioni, esplorando i sensi e affinando la percezione del proprio corpo nello spazio e si esibirà nello spettacolo “L’Arte del Non Vedere” di cui sono autori e attori. Quest’anno abbiamo lavorato sui 5 sensi, sulle emozioni e, in particolar modo sull’accessibilità, prendendo appunto spunto dai Musei Civici di Monza e dal Roseto Niso Fumagalli, luoghi in cui la Sezione UICI di Monza e Brianza ha collaborato per renderli fruibili anche ai disabili visivi. Tutto ha inizio da una matita con la graffite nera che disegna una scacchiera in bianco e nero, proiettata alle spalle degli attori, laddove comincia un gioco a scacchi con la vita. La matita rappresenta il passaggio dal nero “buio” alla “luce” dei colori; un “raggio” inaspettato che indica il cammino. Come nella vita, dove può accadere il caos, il buio e poi la ripresa, anche su questa scacchiera ci saranno dei momenti di smarrimento, riflessione, divertimento e gioia di rinascita. Ecco allora che il ventaglio di pastelli colorati dà vita a una esplosione di intense sensazioni, ricordi, fantasie che si articolano tra i profumi e luoghi del roseto, nella splendida cornice della Villa Reale di Monza, e i quadri dei Musei Civici, ma non solo…. “Ogni essere umano convive con i propri buchi “neri”: chi nel cuore, chi nell’anima e chi negli “occhi” ma attraverso gli altri sensi, all’interno delle singole percezioni, senza barriere alcune, si può “VEDERE”.

 

6.3 NASCE UN PARCO GIOCHI TECNOLOGIO E INCLUSIVO

Articolo tratto da Superando del 17 settembre 2024.

Superando.it è un servizio di informazione sulla disabilità promosso dalla FISH - Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap.

Frutto del progetto “ActivE³ – Everyone, Everywhere, Everyday”, coordinato da UniverLecco e finanziato dalla Fondazione Cariplo e dalla Regione Lombardia, “Active Park” sarà un parco giochi tecnologico e inclusivo, che si adatterà alle caratteristiche di ogni bambino e bambina, presso l’IRCCS Eugenio Medea-La Nostra Famiglia di Bosisio Parini (Lecco). L’inaugurazione è in programma per la mattinata di venerdì 20 settembre (ore 10), con gli interventi di Vico Valassi, presidente di UniverLecco-Sondrio; Manuela Grecchi, prorettrice delegata del Politecnico di Milano (Polo territoriale di Lecco); Emilia Biffi, responsabile del progetto Active Park per La Nostra Famiglia-IRCCS Eugenio Medea; Davide Invernizzi, direttore dell’Area Servizi alla Persona della Fondazione Cariplo; Alessandro Fermi, assessore all’Università, alla Ricerca e all’Innovazione della Regione Lombardia. (S.B.).

Per ogni informazione e approfondimento:

Ufficio Stampa La Nostra Famiglia

Cristina Trombetti

ufficio.stampa@lanostrafamiglia.it

 

 

6.4 “BUIO IN PISTA” A MONCALIERI,  EVENTO PROMOSSO DA I.RI.FO.R TORINO

Sabato 5 ottobre, dalle 10 alle 17.30, presso il Club des Miles di Moncalieri (strada Freylia Mezzi, 47), la sezione I.Ri.Fo.R. Torino, in collaborazione con UICI Piemonte, propone “Buio in pista”, un evento stimolante e avvincente, che offre a tutti la possibilità di guidare un’auto usando i sensi alternativi alla vista. All’interno di un vero circuito automobilistico sarà possibile cimentarsi in un giro di pista su vetture a doppi comandi, con l’affiancamento degli istruttori dell’autoscuola Jolanda di Torino.

Il tutto in assoluta sicurezza, tanto che l’esperienza è aperta anche ai ragazzi dai 16 anni in su (se con il consenso dei genitori).

Grazie anche alla disponibilità del circuito e degli istruttori di guida, l’esperienza è completamente gratuita per i partecipanti.

Per raggiungere il Club des Miles, la sezione I.Ri.Fo.R. mette a disposizione un servizio navetta, anch’esso gratuito, con partenze da e per la stazione di Porta Nuova.

Le adesioni sono aperte fino a esaurimento posti (consigliamo di affrettarsi, visto il grande interesse con cui vengono accolte queste iniziative).

È possibile segnalare una fascia oraria di preferenza per effettuare la guida: si cercherà di tenerne conto, compatibilmente con le esigenze organizzative.

Per iscrizioni:

irifor@uictorino.it

tel. 011. 535567

 

 

  7 ***LIBRI DEL MESE.

 

7.1 COMUNICATO N. 67 - PROPONI UN NUOVO LIBRO DA REGISTRARE. IMPLEMENTATO UN NUOVO FORM SUL SITO WWW.LIBROPARLATOONLINE.IT

 

A partire dal 18 luglio 2024 sarà disponibile sul sito www.libroparlatoonline.it la nuova funzione che permette ai fruitori del servizio Libro Parlato di suggerire una nuova opera letteraria che desidererebbero ascoltare. Il sistema per le nuove richieste, che è stato completamente rinnovato rispetto al precedente, oltre a consentire di proporre un nuovo titolo, offrirà agli utenti un meccanismo di risposte semi-automatiche che li informerà sulla presa in carico della richiesta e/o dell’eventuale presenza in catalogo del registrato. Tale iniziativa ha lo scopo di velocizzare, razionalizzare e ottimizzare le centinaia di richieste che arrivano al nostro servizio e di migliorare la qualità delle risposte offerte. Il link sarà accessibile dalle seguenti pagine del portale e potrà essere utilizzato sia in presenza di un account registrato oppure inserendo di volta in volta i dati del richiedente. Dove troverai il link: https://www.libroparlatoonline.it/catalogo https://www.libroparlatoonline.it/contatti https://www.libroparlatoonline.it/account_page/ Cordiali saluti. Mario Barbuto – Presidente nazionale

 

7.2 AGGIORNAMENTO CATALOGO LIBRO PARLATO LUGLIO/AGOSTO 2024

E’ disponibile l’aggiornamento del catalogo del Libro Parlato al periodo Luglio/Agosto 2024; chi fosse interessato può rivolgersi alla Segreteria.

 

  1. ***INIZIATIVE PER I GIOVANI.

8.1 COMUNICATO N. 64 ESONERO DALLE TASSE UNIVERSITARIE PER GLI STUDENTI CON DISABILITÀ

 

Care e cari, Il Ministero della Disabilità ha pubblicato una nota con la quale vengono fornite precisazioni circa l’esonero dalle tasse universitarie per gli studenti con disabilità. Nella nota ministeriale si precisa che ogni Ateneo dispone di un proprio regolamento interno che il Ministero stesso raccomanda comunque di consultare per ricevere informazioni più dettagliate. Sempre nella nota, si legge come, ai sensi della normativa vigente, l’esenzione totale delle tasse universitarie è prevista nei seguenti casi:

 

  1. studenti con una percentuale di invalidità certificata non inferiore al 66 percento, senza alcun limite di reddito e quindi al solo titolo della minorazione;
  2. figli di persone che percepiscono una pensione di inabilità;
  3. studenti non italiani che hanno conseguito una borsa di studio dal Governo italiano per l’intero anno scolastico;
  4. studenti che hanno i requisiti di eleggibilità per conseguire la borsa per “Diritto allo Studio”.

Raccomando la tempestiva informazione a tutte le persone potenzialmente interessate. Vive cordialità e buon lavoro.          Mario Barbuto – Presidente nazionale

 

  1. *** RASSEGNA STAMPA

9.1 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DEL 21.9.24 – AUTOLAGHI UN VIAGGIO CHE DURA DA CENT’ANNI (SEMPRE A PEDAGGIO)

Era il 21 settembre 1924, una domenica, quando il re Vittorio Emanuele III con la sua Lancia Trikappa inaugurò (tagliando un nastro tricolore in seta) la prima autostrada a pedaggio del mondo, l'Autolaghi, tra Milano (a ridosso di viale Certosa) e Varese. Allora le auto, in Italia, erano circa 60mila e la metà  in Lombardia.

Un evento, quindi, quello dell'apertura della strada che si rivelò poi un'intuizione a livello mondiale. Oggi, cento anni e cinque corsie per senso di marcia più tardi, quella strada è percorsa ogni giorno da 120mila veicoli (che arrivano anche a 150mila).

La viabilità  veloce nacque a due passi da Como e l'ideatore fu un ingegnere, l'imprenditore e costruttore milanese, Pietro Puricelli (progettò anche l'Autodromo di Monza) che nel 1921 fondò la Società  Anonima Autostrade per creare delle strade per sole automobili e che, successivamente, prenderà  il nome di Italstrade, per poi iniziare a progettare proprio la Milano-Varese.

I lavori durarono 15 mesi, servirono più di 3mila espropri, ma la linea, espressa durante l'inaugurazione dal ministro ai Lavori pubblici Gino Sarrocchi era chiara: «...la grande vittoria di una iniziativa privata alla quale il Governo è lieto di aver riconosciuto fin dall'origine un fine di pubblico bene e al quale ha il solo vanto di aver assicurato, in considerazione di questo fine, i mezzi legislativi atti ad integrarla e a sorreggerla nel terreno della realizzazione pratica, in ossequio al principio di legge che consente anche l'espropriazione dei diritti dei singoli quando lo esige il vantaggio della collettività .

Il suggello del pubblico interesse fu dato a questa iniziativa anche con provvedimenti e impegni di ordine finanziario che furono però contenuti nel limite segnato dalla necessità  di assicurarne, con valide se pur superflue garanzie, i benefici del traffico».

Puricelli ideò un tratto di 42 chilometri, a una sola corsia per senso di marcia con un percorso il più rettilineo possibile e l'intervento richiese un investimento di circa 90 milioni di lire.

A percorrerlo, nei primi due anni, circa un migliaio di veicoli e il sistema di pagamento prevedeva 17 caselli presidiati (fino al 1946 i casellanti, in divisa, facevano il saluto militare a ogni mezzo), ma il pedaggio si pagava nelle aree di servizio e sosta obbligatoria.

L'autostrada era aperta dalle 6 all'una di notte e, per poter passare, la tariffa variava tra le 9 lire per le moto e le 60 per gli autobus.

Le auto pagavano in base alla potenza (ad esempio 12 lire per veicoli fino a 17 cavalli, 17 lire tra 17 e 26 cavalli, 20 lire oltre 26 cavalli) e veniva applicato uno sconto, pari al 20% per chi pagava insieme andata e ritorno.

Un'opera, realizzata nell'Italia del fascismo, con l'impiego di 4mila operai al giorno e nuovi macchinari tra cui cinque betoniere che lavoravano 1200 metri cubi di conglomerato fatte arrivare apposta dagli Stati Uniti.  Non solo.

Tra i numeri che fornisce oggi Autostrade per l'Italia figurano i 219 manufatti in cemento armato e i 2 milioni di metri cubi di terra movimentata.

L'anno successivo toccò al tratto comasco, ma l'Autolaghi rimase l'unica autostrada italiana fino al 1927 (venne aperta la Milano-Bergamo).

La crisi economica del '29 travolse anche la società  di Puricelli e la Milano-Laghi nel 1933 passò sotto il controllo dell'Azienda Autonoma Statale della Strada (l'attuale Anas) e in quello stesso anno arrivò anche la denominazione del termine autostrada (con un Regio Decreto).Oggi ci sarà  una cerimonia a Lainate con i vertici di Autostrade, Regione e Governo.Domani un corteo di auto e moto d'epoca che partirà  alle 10 da piazzale Città  di Lombardia per raggiungere l'autostrada fino a Varese ripercorrendo lo stesso percorso cento anni dopo.

Da allora, di cose, ne sono cambiate: nel 1955 la seconda corsia, nel 1968 il tratto tra Como e Monte Olimpino, nel 1971 fino alla dogana. Senza contare gli ampliamenti: quarta corsia in A8 e terza in A9 nel 2005 e, dal 2013, l'ampliamento a cinque corsie a Lainate e, l'anno scorso il nuovo svincolo con la A9.

 

9.2 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DEL 22.9.24 – MUTILATI E INVALIDI DEL LAVORO: ECCO IL NUOVO MONUMENTO

Un'installazione piena di colori che indicano il «tripudio della vita, la sua giocosità », strutture trafitte però da schegge che sono «gli imprevisti» che tutto stravolgono interrompendone la spensieratezza.

Nel mezzo un uomo in bronzo, con un braccio artificiale, che indica il cielo da dove arriva «grazie alla scienza, la speranza e l'impulso per una nuova vita».

Con queste parole l'artista Ivano Rota ha spiegato ieri il significato del Giardino della Speranza, l'installazione permanente (in ferro e bronzo) che è stata inaugurata nello spazio verde di via Sant'Elia.

L'opera è stata fortemente voluta da Anmil Como (Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro) e dal suo presidente Francesco Giorgio che ha tagliato il nastro alla presenza del ministro per le Disabilità  Alessandra Locatelli e dei rappresentanti di Regione, Provincia e Comune, oltre al prefetto Corrado Conforto Galli e ai rappresentanti delle forze di polizia territoriali.

A benedire l'opera monsignor Flavio Feroldi : «Partite da una situazione disperata - ha detto ai presenti - ma invitate alla speranza.

Ognuno di noi dovrà  essere portatore di speranza».

Il presidente ha ricordato «l'intollerante offesa per la collettività » delle morti e degli infortuni sul lavoro, sottolineando come «sia tanto anche il dolore provocato nella nostra provincia».

Valori universali, quelli della lotta per una migliore qualità  e sicurezza del lavoro, sottolineati dalle parole scritte sul monumento in tutte le lingue.

«Questo Giardino della Speranza già  coltiva qualcosa di buono - ha detto il ministro Locatelli - e lo dimostra l'averci riuniti tutti qui».

9.3 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DEL 22.9.24 – CONTRO L’OVERTOURISMA LEZIONE DI CHIARA

Gli scritti che Piero Chiara, oltre quarant'anni fa, ha dedicato al tema della tutela dell'ambiente,       del territorio e dei beni culturali rivelano uno sguardo sorprendentemente non lontano dalla nostra contemporaneità; oltre che, come sempre, la grande acutezza ed efficacia espositiva dello scrittore luinese. Nel dicembre 1985 compare su Qui Touring, la rivista del Touring Club Italiano, un suo articolo intitolato Turismo di massa. Come arginarlo.

Gli elementi essenziali del pensiero di Chiara sono: il turismo di massa rischia di compromettere il nostro patrimonio storico; bisogna intervenire attraverso gli organi istituiti a questo fine per regolarlo e dargli un contenuto possibilmente culturale ed educativo. Per capirci subito: Piero Chiara era un liberale, impegnato in politica nel Pli, di cui sarà , nel 1984, vicesegretario nazionale: un coltissimo galantuomo di destra. In una lettera a Vittorio Sereni del 27 novembre 1950 rimprovera l'amico scrittore e poeta: «Ho disapprovato che tu scriva sulla stampa di sinistra»; i suoi strali critici si rivolgevano a quella sinistra benchè la sua cultura coerentemente conservatrice gli consentisse anche di parlare dei fascisti (in quel caso varesini) come di «quattro stronzi di periferia» (nel racconto Il povero Turati: Augusto Turati, segretario locale del Pnf).

Regole necessarie Se, dunque, si risolve a invocare una regolazione del turismo, è perchè vede nello sviluppo di questo fenomeno (siamo, si è detto, nel 1985) delle conseguenze negative che impediscono di lasciar fare, secondo una pura visione liberista.

Il turismo di massa non può essere una semplice manifestazione di realtà  economica, regolata dalle spontanee leggi del mercato, ma implica conseguenze che - anche per un liberale - vanno previste e orientate.

Peraltro, per argomentare questa sua posizione, Piero Chiara descrive da par suo questo turismo di massa partendo da lontano, dall'esperienza dei treni popolari dell'epoca fascista, che man mano recapitano folti gruppi dapprima sui laghi lombardi poi nelle città  d'arte.

Parallelismi E la sua descrizione del turista disorientato a Venezia è senza tempo.

«Quelle orde si slanciavano su Venezia dando una guardata a destra e a sinistra sul Canal Grande, osservando con curiosità  le gondole e qualche palazzo.

Arrivate a San Marco inondavano la piazza, spasimavano alla vista degli ingordi piccioni, davano un'occhiata al campanile, poi, passando già  cogniti di tutto davanti al Palazzo Ducale, si spargevano lungo la riva degli Schiavoni dove, conquistato un posto sul bordo del lastricato, si toglievano calze e scarpe, e coi piedi lambiti dalle onde, aperte le loro borse, divoravano frittate, affettati e frutta».

Come non pensare alle orde che giungono oggi a Como e in altre località  lombarde.

Sguardi distratti, lontani dalla storia e dall'arte delle città .

Panini costosi al posto dei cartocci con la frittata (ma persistono affettati e frutta per i più avveduti che ne fanno scorta nei supermercati).

Alcuni convinti - informazione proveniente da un attendibile taxi boat driver - che in un'ora si possa vedere e instagrammare tutto il Como Lake, fino a Lecco; altri collocati in mille luoghi (che siano il monumento per i caduti di Massimo Clerici e Doriam Battaglia davanti a Como San Giovanni, la Passeggiata degli innamorati di Varenna, i ponti o le cantine di Morbegno) di cui si credono già  cogniti di tutto (come scrive Chiara) solo perchè impegnati in selfie compulsivi.

Si può osservare criticamente questa quotidianità  odierna senza cadere nell'elitarismo.

Anche quella che Piero Chiara ci consegna non è una visione elitaria e infastidita del turismo di massa, bensì l'esigenza che il turismo abbia senso.

Un senso che rinvia alla necessaria socialità  dei fenomeni che riguardano l'insieme di donne e uomini, quelli che si spostano verso una meta turistica, quelli che ci vivono, lavorano, ci devono trovare casa e fare la spesa; quelli che amano la propria città .

Perchè chi ama la propria città  non può che vivere con disagio e sofferenza la randomizzazione dei rifiuti da sacchetti multipli dei gitanti mordi e fuggi («dopo aver insozzato i loro percorsi» scrive Chiara), l'assunzione come suono tipico del luogo delle sgasate urlanti di moto dei bikers del finesettimana e non solo, le complessive, devastanti, conseguenze socioeconomiche dell'overtourism.

E un senso da attribuire alla presenza di persone provenienti da tutto il mondo per far sì che il nostro territorio e le nostre città  un po' li conoscano e magari un po' imparino a voler loro bene.

Migranti e gitanti Chi si duole della presunta invasione dei migranti in luoghi sparsi d'Italia, è tuttavia disposto ad ammettere che arrivino in maniera regolata, che siano rispettosi del nostro vivere sociale, che comprendano la nostra cultura.

Chi osserva la reale invasione di turisti e gitanti (bisogna considerare anche questa distinzione) nella propria città , legittimamente può chiedere che queste masse arrivino in maniera regolata, che siano rispettose del nostro vivere sociale, che comprendano la nostra cultura.

Fuori del paradosso, turisti, gitanti e cittadini vanno aiutati dai decisori politici, locali e non solo: con decisioni, con interventi, con il superamento del puro lasciar fare liberista.

Come diceva - ancora - Piero Chiara, a proposito dei turisti di massa, bisogna ad esempio «studiarne l'incanalamento verso altre mete meno vulnerabili»; e accompagnarli nella conoscenza del luogo che visitano: evitandone lo stordimento vano descritto dallo scrittore.

Idee di quarant'anni fa.

Oggi solo alcune delle molte idee di cui discutere.

Di overtourism si sta parlando - a Como, soprattutto, ma anche a Lecco e Sondrio - con interventi autorevoli, approfonditi e anche appassionati: da cui si può partire per ragionarne approfonditamente.

Nè i percorsi insozzati, nè i residenti espulsi dalle loro città , nè la selfizzazione compulsiva sono un destino inevitabile.

 

9.4 ARTICOLO TRATTO DA LA PROVINCIA DEL 22.9.24 – LE CASTAGNE POESIA D’AUTUNNO

Le castagne fanno parte della mia infanzia.

L'hanno nutrita di salute e di poesia.

Dall'autunno alla primavera esse incarnavano la nostra fame e la nostra speranza di poveri.

Sull'Appennino pistoiese, specialmente in quegli anni, nessuno poteva fare a meno delle castagne.

Erano l'unica ricchezza alla quale ognuno poteva accedere in qualche modo.

Noi poi, i più poveri del paese, ci contentavamo di quelle che là  chiamano «salvanelle», dai ricci piccoli e duri e dalle piante basse, fasciate di molta sansa sotto la buccia lucida, e tuttavia agognate e dolcissime.

Mi rivedo mattiniero e orgoglioso, quando non andavo a scuola, perlustrare le selve irregolari a fianco della mamma, con la mia sacca di fustagno legata ai fianchi e una forcella di legno con cui pettinare il muschio umido e rosso.

Accanto, la mamma che senza alzare mai la testa mi raccontava storie meravigliose, finchè la stanchezza non le spezzava la schiena e il fiato.

La cerca delle castagne era una battaglia vera e propria, silenziosa ma senza tregua: la battaglia contro gli altri poveri come noi.

Dipendeva da chi si alzava prima, da chi riusciva a scoprire qualche posto non ancora violato dalle forcelle febbrili.

Il crocchiare delle foglie Felice di queste rivelazioni e di queste prede, mi allontanavo dalla mamma senza accorgermene.

Tornavo alla realtà  quando lei mi chiamava, allarmata dal mio silenzio, e mi precipitavo dritto dove sentivo crocchiare le foglie, scorticandomi gli stinchi fra le pietre e le spine.

Di solito la ritrovavo ansante, seduta su un sasso, col sacchetto quasi pieno e il volto livido dalla fatica.

Allora mi pregava di scrollare gli alberi più alti in cima ai quali ridevano ancora i ricci fulvi più belli, appena semiaperti.

Quella era per me la prova di forza più ambita, la chiusura in bellezza della mia giornata di cercatore.

Mi aggrappavo tutto ai fusti sottili e li scuotevo con frenesia, lasciandomi poi dondolare a lungo.

Spesso i ricci mi cadevano in testa, facendomi lacrimare in silenzio, a denti stretti.

Quelli che resistevano li abbattevamo con una pertica.

Si ripartiva sul tramonto, felici e disfatti.

Le dita delle mani erano gonfie e rosse; spesso sanguinavano, nonostante i guanti di lana grezza.

I piedi erano indolenziti, e ogni tanto la mamma doveva riposarsi su un muretto, presa da quei capogiri e da quei tonfi al cuore che non l'abbandonarono più nella vita.

E io ero sordamente felice, senza sapere perchè.

Pensavo al tesoro delle castagne, alla fame che mi avrebbero tolto, al dolce che mi avrebbero donato.

Pensavo che le avevo raccolte io, con le mie mani, che stavo diventando un uomo - avevo sei, sette, otto anni - e che di quel passo avrei presto lavorato sul serio per far riposare la mamma.

Sulla strada del ritorno ci univamo agli altri cercatori.

Si tornava insieme, solo allora disarmati dalla stanchezza, e ognuno felice del suo raccolto.

Appena a casa avremmo mangiato in fretta castagne, broccoli e pane nero; e saremmo precipitati di colpo nel sonno duro che solo la fatica concede.

La mattina ci riaspettavano la stessa ansia e lo stesso cammino.

Rivedo come se fosse ora le grandi selve dei possidenti, coi castagni enormi e stracarichi.

Passavamo oltre ancora assonnati e muti, trascinando gli zoccoli di legno, lacerando sui viottoli le incredibili ragnatele perlate di guazza.

I marroni lustreggiavano in terra, neri, fitti, invitanti.

Spesso ci perdevo gli occhi sopra e, lo confesso, ne raccoglievo alcuni con rapida disinvoltura.

La fatica e la gioia Sentivo subito che la mamma mi rimproverava con lo sguardo, senza dirmi una parola, finchè non li avessi rigettati per terra.

Proseguivamo in silenzio verso le selve di tutti già  perlustrate da stuoli silenziosi di poveri, sperando di non essere proprio gli ultimi.

Il periodo della raccolta era sfibrante, ma dopo cominciava la grande, la lunga gioia che esso ci garantiva.

Se il raccolto era andato bene, si durava a mangiare castagne fresche per parecchio, fin verso Natale.

Per i Morti erano rituali i «ballotti», le castagne lesse con qualche foglia d'alloro e un raspetto di finocchio.

Ma la mia gioia suprema erano le arrostite.

I miei fratelli e le mie sorelle le sapevano cuocere al punto giusto come nessun altro.

Per me era un rito domestico il crepitare degli scoppi sulla padella bucherellata, nera sulle fiamme rosse.

Intanto il grosso del raccolto era stato portato all'essiccatoio di qualche famiglia benestante che non ci diceva mai di no.

Ogni tanto si andava a veglia da quella gente.

Si parlava di tutto, a lungo, attorno al gran fuoco, mentre in alto, stese sui canicci regolari, le castagne seccavano, diventando più dolci che mai.

Quando arrivava la prima farina i giorni del raccolto erano ormai lontani.

C'era nell'aria e sulla terra un'altra poesia, un'altra asprezza, e spesso era quella della neve azzurrina, alta implacabile.

Sull'Appennino pistoiese la farina dolce è per i poveri, di fronte all'incognita dell'inverno, quello che la farina di granturco è per i poveri e i contadini del Nord.

La polenta gialla è stata cantata persino dai poeti; ma chi s'è mai ricordato di questa polenta nera, nata dalla farina leggermente rosata delle castagne macinate? é a quella farina che i poveri com'eravamo noi, guardano con fiducia e trepidazione.

La pressano bene, contro gli assalti delle camole, ghiotte, fino a ridurla a un blocco di cemento zuccherino da spaccarsi con lo scalpello.

L'arca di legno stagionato la custodisce come un tesoro.

Un breve calore Le sere si fanno più lunghe, le veglie più intime, rallegrate da un'acidula farinata di farina dolce, acqua e aceto.

Il paese è vivo, ma come sotto la cenere. Difende strenuamente, per mesi il suo breve calore.

Poi, appena il cielo si schiara e i prati si velano di verde e i castagni mostrano il tenero delle foglie nuove, la farina nell'arca perde le sue forze e il suo zucchero.

Di colpo appare tessuta di sottili ragnatele; si dà  per vinta.

Lascia onestamente la difesa dei poveri alle promesse della nuova stagione.

Quando la mamma ripuliva l'arca dall'ultima farina non c'ero mai.

Ero sempre per i prati e i campi, libero ed ebbro del nuovo verde.

Sui rami dei castagni m'interessavano ora soltanto certi teneri piumaggi intrecciati dietro l'ombra delle foglie: i primi accenni dei nidi.

 

9.5 ARTICOLO TRATTO DA SUPERANDO DEL 19 SETTEMBRE 2024 – IL MUSEO EGIZIO SI FA ACCESSIBILE

Condotto in sinergia con le organizzazioni di persone con disabilità, intervenendo sulla tipologia degli strumenti di comunicazione e fruizione e sulla visualizzazione di testi e immagini in un’ottica di progettazione universale del tutto nuova per la celebre struttura, è stato realizzato un progetto volto a garantire l’accessibilità ai contenuti del Museo Egizio di Torino, in maniera autonoma da parte di chiunque. Il tutto grazie a un finanziamento legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. La presentazione dell’iniziativa è in programma per il 24 settembre.

Occhi egizi condotto in sinergia con le organizzazioni di persone con disabilità, intervenendo sulla tipologia degli strumenti di comunicazione e fruizione e sulla visualizzazione di testi e immagini in un’ottica di progettazione universale del tutto nuova per la celebre struttura, è stato realizzato un progetto volto a garantire l’accessibilità ai contenuti del Museo Egizio di Torino, in maniera autonoma da parte di chiunque. Il tutto grazie a un finanziamento legato al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), erogato dal Ministero della Cultura.

Fondamentali per l’iniziativa, che è stata in gran parte di ascolto da parte del Museo, sono stati l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e l’Istituto dei Sordi di Torino, tramite la loro consulenza, ricerca e disponibilità, così come l’apporto esecutivo di Tactile Vision Lab, che ha contribuito alla realizzazione di strumenti per la comunicazione accessibile. Per quanto concerne infine le neurodiversità, ci si è avvalsi della competenza e dell’esperienza della Fondazione Paideia.

«Ne sono scaturiti – spiegano i promotori del progetto – numerosi strumenti integrati, vale a dire percorsi tattili esplorabili su 35 pannelli, più di 60 audiodescrizioni di percorsi, temi e reperti, due prodotti editoriali in CAA (Comunicazione Aumentativa Alternativa) e uno in Easy to Read (facile da leggere e da comprendere), storie sociali online e la traduzione in LIS e IS dell’intera audioguida. Gli strumenti digitali, quali il sito web e la nuova audioguida in forma di web app, sono stati determinanti per mettere a disposizione i contenuti audiovisivi».

La presentazione del progetto è in programma per la mattinata del 24 settembre nel corso dell’evento denominato Il museo risponde: bisogni, ascolto, strumenti. «Si tratta, certo, di un inizio e di una prova – concludono dal Museo Egizio -: teniamo molto, quindi, ai riscontri di tutti e al racconto delle loro esperienze, per poter migliorare ancora». (S.B.).

Ringraziamo Rocco Rolli di Tactile Vision per la collaborazione.

Per contatti e informazioni: accessibilita@museoegizio.it